Chiesa Rivera
Esther Tattoli Architetto
- ANNO: 2024
- TIPOLOGIA: RESTAURO
- STATO: IN CORSO
- COMMITTENTE: PRIVATO
- LOCALITÀ: ANDRIA - BT
Il bene oggetto di intervento è un complesso di due fabbricati contigui datati per caratteristiche alla seconda metà del secolo XIX. In particolare, trattasi di una Chiesa e di un annesso fabbricato rurale in pietra a secco. Il bene è ubicato nel Comune di Andria, in contrada Livrea, a pochi metri di distanza dalla Masseria Rivera dalla quale prende il nome. L’edificio rurale a pianta rettangolare, di costruzione probabilmente precedente alla chiesa, è realizzato in pietra a secco ed è composto da tre ambienti: una stanza più grande provvista di camino, una piccola stalla e una stanza presumibilmente usata per riposare.
La Chiesa con facciata tripartita, paraste classiche e timpano con campanile sormontato da pumi, è realizzata in pietra e tufo.
La copertura esterna della struttura è a capanna, all’interno è presente una volta a botte tinteggiata e un piccolo altare. La cappella è stata spogliata sfortunatamente di tutti i suoi arredi e rivestimenti e della campana.
Le opere e i lavori previsti per il recupero dei beni in oggetto consistono in una prima fase di analisi e valutazione dello stato di conservazione delle strutture esistenti, al fine di definire un sistema di interventi efficace e compatibile con i sistemi costruttivi tradizionali ed i materiali delle strutture stesse.
Il criterio della Sostenibilità è stato un elemento guida del recupero e delle scelte sul riuso dell’immobile, quale elemento di verifica delle scelte progettuali e costruttive. Il concetto di Sostenibilità si è basato sulla consapevolezza del legame specifico dei manufatti rurali pugliesi con il sito e i fattori climatici, ed è stata questa la chiave progettuale per consentire un recupero attento e compatibile con l’ambiente.
Le tecniche costruttive, la scelta dei materiali, la geometria dell’intervento e le tecnologie previste rientrano in un’ottica di recupero del bene nel rispetto dei suoi valori architettonici e storico/culturali.
In primis si prevede di mettere in sicurezza l’immobile, con strutture di sostegno e puntellature atte a poter permettere di rimuovere tutti gli elementi precari e gli elementi crollati della volta e delle murature, avendo cura di recuperare gli elementi originali da poter riporre in opera nella ricostruzione. Si prevede di operare in copertura analogamente alla struttura adiacente, con copertura realizzata con travi, travetti e tavolati in legno, compreso pacchetto coibentato in fibra di legno. Il manto sarà costituito da elementi in cotto, nel caso di integrazioni all’esistente, gli elementi saranno analoghi a quelli ritrovati in situ, come anche la copertura a doppia falda e i sistemi di regimentazione delle acque piovane.
Il recupero delle murature esistenti prevede inoltre interventi di cuci e scuci, per meglio ammorsare le pareti verticali dell’immobile e garantire una migliore consistenza strutturale; sono previsti inoltre interventi di pulitura degli elementi in pietra quali archi e piedritti delle aperture esistenti, nonché l’apposizione di una velatura in calce sulle superfici dei paramenti murari, in analogia con quanto trovato in fase di analisi delle murature esistenti.
All’interno si prevede l’inserimento di un pavimento in basole di pietra, in analogia con quanto ritrovato in situ; si prevede la realizzazione di infissi in legno per le aperture dei vani, nonché la realizzazione di un portoncino di accesso in legno. Verrà realizzato all’interno di uno dei due vani più piccoli un bagno, attrezzato in modo tale da poter essere utilizzato da persone diversamente abili. Inoltre, si prevede la ricostruzione del camino esistente. Infine, si procederà alla progettazione di un sistema di illuminazione che permetta anche di valorizzare le caratteristiche architettoniche dell’immobile.
Il progetto di recupero dell’immobile mira al rispetto della identità tipologica dell’immobile, con interventi che rispettano le tipologie costruttive esistenti tipiche del patrimonio rurale della Murgia.
L’insieme degli interventi è gestito sulla base di una conoscenza del manufatto, dei suoi materiali, della tipologia e delle tecniche costruttive utilizzate, ma anche del suo rapporto con il contesto, in relazione alla presenza degli altri elementi che caratterizzano l’area oggetto di intervento ovvero la Chiesa Rivera e la Specchia. Per raggiungere tale scopo, le fasi progettuali sono state gestite da tecnici con competenze specifiche sul piano architettonico, paesaggistico strutturale e impiantistico, che hanno gestito uno studio integrato dell’ambito, dalla scala paesaggistica fino al dettaglio di alcuni elementi costruttivi. Questo approccio ha permesso di ridurre al minimo gli interventi anche sotto il profilo impiantistico: è stata sfruttata e potenziata l’inerzia dei sistemi costruttivi tradizionali per ridurre l’impatto della climatizzazione, ripristinato il camino quale fonte di produzione di calore, alimentato dalla legna ottenuta dagli scarti delle potature del sito stesso ed infine sono stati ripristinati i sistemi di regimentazione delle acque già esistenti, grazie il recupero della cisterna per la raccolta delle acque piovane.
- PROGETTISTI
- PROGETTISTA ARCHITETTONICO: Arch. Esther Tattoli
- PROGETTISTA STRUTTURALE: Ing. Giorgio Gramegna
- COLLABORATORI
- Architetto Valentina Bucci
- Interior Designer Francesca Bucci
Esther Tattoli Architetto
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