CAMPO POLIVALENTE COPERTO QUARTIERE SANT' ANGELO

 Esther Tattoli Architetto

Il progetto in questione prevede la realizzazione di un campo sportivo polifunzionale con copertura in telo su struttura portante in legno lamellare, con annessi spogliatoi. In particolare, il progetto si inserisce in un più ampio programma che prevede diverse attrezzature sportive, spazi verdi attrezzati, parcheggi e pista ciclabile: è prevista, infatti, in adiacenza, la realizzazione di una pista di atletica che si allunga fino al il cavalca- ferrovia parallelo a Via Spagna, e la realizzazione di un piccolo parco sul lato est, a completamento della maglia.

Proprio a causa della previsione da parte dell’Amministrazione Comunale della realizzazione della suddetta pista, in corso di redazione del progetto esecutivo, è stato necessario apportare una modifica alla ubicazione dell’impianto sportivo in oggetto rispetto a quella prevista in fase di definitivo, spostando il corpo di fabbrica in altra porzione dell’area, prospiciente la via Giachetti, a ridosso della linea ferroviaria. Tale spostamento ha comportato la necessità di apportare alcune modifiche al progetto, in particolare alla sagoma del corpo annesso al campo, pur mantenendone funzioni e caratteristiche generali.  Data la sua ubicazione, in posizione centrale nel quartiere e all’interno di tale rete di attrezzature, l’area può acquisire un ruolo nodale nella vita del quartiere, punto di incontro e di molteplici attività soprattutto per i giovani. Ruolo che attualmente non riesce ad assumere, risultando assolutamente non utilizzata. Lo scopo, quindi, è la realizzazione di uno spazio flessibile, che possa rispondere alle diverse esigenze della popolazione, soprattutto giovanile, non solo del quartiere, una nuova centralità. Il progetto, dunque, parte dall’idea di trasformare questa area in una nuova centralità, nel sistema delle infrastrutture del quartiere ed anche al di fuori di esso.

L’elemento che conferisce riconoscibilità all’intervento è sicuramente la grande copertura,  realizzate in legno lamellare. L’andamento dell’arco permette di mantenere, in corrispondenza dello spazio di attività, fasce di rispetto comprese, l’altezza minima interna di 7 metri in modo da consentire l’agevole svolgimento della pratica sportiva e secondo le indicazioni delle federazioni delle discipline previste, tenendo conto dell’eventuale presenza degli attrezzi sul campo. Ai lati, le arcate digradano verso il basso, riducendo l’impatto con gli edifici circostanti: la struttura, dunque, appare leggera, nonostante le sue dimensioni, e piacevolmente accogliente.

Anche la forma ed il trattamento dei pilastri rispondono ad una esigenza di creare una sensazione di leggerezza delle strutture, nonostante la loro notevole dimensione. Lo studio dettagliato del pilastro ha permesso di conciliare una esigenza architettonica con i livelli di prestazione qualitativi e di sicurezza strutturali, dando origine ad una forma snella.

Stesso criterio è stato seguito per la progettazione del volume degli spogliatoi, e del collegamento fra i due corpi di fabbrica. Anche questa copertura è costituita da elementi in legno lamellare ad andamento a doppia curvatura, in modo da definire un gioco di concavo e convesso. Rispetto alla nuova posizione assunta nel progetto, l’andamento della copertura è stato progettato in funzione dell’orientamento migliore per la collocazione di pannelli fotovoltaici sul tetto, e l’ottenimento del massimo rendimento degli stessi. 

Esther Tattoli Architetto

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