Copertura e riutilizzo funzionale della pista di pattinaggio

Arch. Esther Tattoli

L’intervento in oggetto è localizzato in un’area completamente urbanizzata della città di Andria, lungo l’asse di espansione verso Barletta, e prevede la rifunzionalizzazione della pista di pattinaggio esistente, che versa in stato di degrado e abbandono. Grazie alla sua ubicazione, in posizione centrale, circondata da strutture religiose e scolastiche, la struttura può diventare un nuovo centro nella vita del quartiere, punto di incontro e di molteplici attività soprattutto per i giovani.

Il progetto, dunque, si identifica in due temi principali: da un lato la rifunzionalizzazione della struttura esistente, dall’altro il tema della copertura, che ampli le possibilità di utilizzo della stessa anche durante le stagioni invernali, ma che contestualmente assuma il ruolo di nuova centralità, nel sistema delle infrastrutture del quartiere ed anche al di fuori di esso.

Da qui, importante risulta essere il valore  della “riconoscibilità”: si vuole, cioè, creare uno spazio che abbia una propria identità di luogo, identità legata alle sue funzioni molteplici, ma anche ad un preciso segno architettonico che la distingua come “emergenza” nel tessuto urbano.  

In quest’ottica si delinea la forma della copertura, ad arco ribassato ed a sezione variabile, definita da grandi arcate, di circa 30 metri di luce interna, realizzate con strutture metalliche a traliccio, collegate da elementi longitudinali tubolari.

In direzione della tribuna esistente, le tre arcate principali interne si interrompono, tagliate dai pilastri in ferro, che si piegano accogliendone il carico. Lo studio dettagliato del pilastro ha permesso di conciliare una esigenza architettonica con i livelli di prestazione qualitativi e di sicurezza strutturali, dando origine ad una forma snella, che si integra con le forme della copertura. Il ritmo definito dall’interasse dei pilastri è infatti costruito sulle misure dell’edificio preesistente: i pilastri centrali inquadrano la tribuna esistente simmetricamente, mentre le arcate agli estremi sembrano avvolgere l’edificio, con le loro forme curve, che si accavallano alle curve dei muri dei corpi laterali.

Il secondo grande tema progettuale è la rifunzionalizzazione della struttura, conferendole ampia flessibilità. Il progetto, quindi, prevede la realizzazione di un’area attrezzata per lo svolgimento di una pluralità di attività sportive: basket, pallavolo, calcetto, pallamano, oltre che il pattinaggio stesso, realizzando una nuova pavimentazione in resina epossidica. 

L’edificio esistente ospita gli spazi di supporto alle attività e gli spogliatoi, che sono stati attrezzati anche per utenti diversamente abili.

Esther Tattoli Architetto

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