Riqualificazione Lido Marechiaro

Arch. Esther Tattoli

Il tratto costiero in esame ha subito, nel corso degli anni, a causa dei fenomeni erosivi degli arenili costieri, un continuo degrado, senza che mai fosse stato eseguito alcun intervento teso alla difesa della scogliera e del muraglione di contenimento, realizzato a protezione della piazzola e della strada, che corre ad una quota di circa 4,80 m superiore rispetto al livello del mare.

Il progetto è stato finalizzato non solo a riqualificare strettamente il tratto di scogliera in oggetto, ma a valorizzare tutte le potenzialità del sito stesso, al fine di rispondere ad esigenze di tipo ambientale, funzionale, sociale ed economico.

L’intervento realizzato si può dividere in due fasi: la prima ha previsto lo sbancamento di parte del piazzale – marciapiede esistente a quota stradale, che si affacciava sul mare e di parte della strada esistente, al fine di realizzare un sistema di spazi pubblici, attrezzati per la balneazione, a quota della scogliera, accessibili anche ai disabili; la seconda fase prevedeva la rifioritura della scogliera esistente e la risistemazione di tutto il tratto di costa suddetto, ripristinando la originaria linea di costa.

I lavori eseguiti che riguardano il ripristino della scogliera radente, devastata dalle mareggiate, sono consistiti in interventi di rifioritura sia del nucleo di fondazione sia della mantellata esterna, che è stata posta in opera rispettando un valore della scarpa di progetto lato mare omogeneo, utilizzando sia i massi esistenti sia nuovi massi delle vicine cave, per completare l’opera.

La sistemazione dei blocchi, sia sulla mantellata sia sulla berma, è avvenuta in modo da creare dei vuoti d’aria in grado di smorzare la forza d’urto dei fronti d’onda incidenti durante le mareggiate ed evitare che le onde possano raggiungere il piede del muraglione, scalzando sia la scogliera radente sia le sovrastrutture attrezzate.
L’intervento ha previsto, d’altra parte, la realizzazione di un sistema di terrazzamenti che digradano verso il mare, a quote diverse, e che sembrano aprirsi, orientandosi verso alcuni dei più spettacolari traguardi visivi che il panorama tranese offre: verso nord, infatti si staglia il profilo della cattedrale, e dal lato opposto, si innalza il promontorio dell’antico monastero di Colonna. Ogni terrazzamento è definito da un particolare disegno della pavimentazione, in pietra o in doghe di legno, ed è delineato da muretti bassi e fioriere, anch’essi in pietra, che fungono anche da sedute.

Tutti i livelli sono raggiungibili tramite rampe idonee anche per i disabili; in particolare, l’unico accesso dalla strada è definito da una rampa punteggiata di luci e fioriere a forma di cornucopia, che accompagnano il visitatore fino alla quota inferiore.

L’area è attrezzata con docce e bagni pubblici, ed è stata predisposta per l’allestimento di un bar, da affidare a soggetti privati, con tettoie aperte, al fine di dotarla di tutti i servizi, e di garantire una manutenzione e gestione costante degli immobili e degli spazi. L’accesso al mare ed ai servizi pubblici è comunque assolutamente gratuito.
Detti terrazzamenti sono stati realizzati senza modificare l’attuale linea di costa, né le sue caratteristiche morfologiche.

A quota superiore, in direzione dell’attuale livello stradale, mantenendo la larghezza costante della viabilità carrabile di circa 15 metri, è stato realizzato un marciapiede largo circa 3metri, che si allarga, al centro, in tre spazi orientati verso il mare, verso la cattedrale e il monastero. Spezzando la continuità del parapetto, essi invitano alla sosta ed alla fruizione dei più importanti beni architettonici della città, creando un collegamento ideale con il centro antico e il promontorio poco distante. Essi sono attrezzati con panchine e fioriere “incastonate” nel parapetto in pietra, progettato in modo da mediare il salto di quota e nascondere l’attacco delle strutture di copertura delle tettoie in legno sottostanti.

Attorno a questo intervento, dunque, si combinano e si intersecano una serie di tematiche, tese a migliorare la qualità urbana e la bellezza degli insediamenti umani, nonché ad assicurare la salvaguardia del paesaggio, insieme con il rilancio di insediamenti produttivi turistico-stagionali.

Il progetto è stato premiato nell’ambito del concorso IN/ARCH-ANCE Puglia 2014. La giuria, nell’assegnare il premio, «ha sottolineato la capacità di leggere nella sua originaria struttura, ripristinare e rifunzionalizzare un tratto di costa e restituirlo alla balneazione ma anche ad un più ampio uso collettivo tramite un inserimento urbano ben riuscito nella struttura della città».

Esther Tattoli Architetto

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