Sala Consiliare

Arch. Esther Tattoli

Il progetto prevede la ristrutturazione della sala consiliare, sita nell’antico convento francescano, oggi sede del municipio.

Prima dei lavori, l’aula era utilizzata per tale uso, ma non riusciva ad assumere il ruolo di luogo di rappresentanza della città, a causa dello stato in cui verteva: gli arredi storici necessitavano di un attento restauro, risultava molto carente dal punto di vista impiantistico, e soprattutto priva di un disegno architettonico.

Il progetto dunque si propone di rispondere a tali esigenze realizzando la massima integrazione fra architettura e componente impiantistica, in modo che ogni elemento dell’allestimento abbia al contempo una precisa funzione tecnica e formale.

Il controsoffitto in legno, che riveste tutto il soffitto inglobando tutti gli impianti, è scandito, nella zona destinata alla seduta dei consiglieri e del presidente, da pannelli ad elementi cassettonati, che si distaccano illuminandosi, e che proseguono, in verticale, sulla parete alle spalle del presidente, in modo da caratterizzare tutta questa parte dell’aula con una maggiore rilevanza architettonica, al fine di creare uno sfondo ed un traguardo imponente, proprio in direzione delle più alte cariche amministrative. 

Una fascia vetrata corre lungo tutto il perimetro del controsoffitto, garantendo una illuminazione diffusa di base, che si integra con quella degli elementi ad incasso, dimensionati in relazione alle diverse funzioni cui è adibito lo spazio della sala (distinto fra zona pubblico e zona consiglieri) ed in relazione ai diversi usi previsti per la sala stessa, che a volte accoglie, oltre al Consiglio Comunale, conferenze o manifestazioni letterarie e culturali in genere, a volte diventa luogo di incontro con rappresentanti di enti o comunità esterne.

 L’antico lampadario, riproduzione modello storico “Maria Teresa” su tre livelli, è stato restaurato e riposizionato al centro di uno dei pannelli cassettonati.

Alla orizzontalità delle linee del controsoffitto, si contrappone lo slancio delle linee verticali dei pannelli e dei tendaggi che si alternano lungo il perimetro della sala. L’idea alla base del progetto è di ottenere un effetto ottico che riproporzioni il rapporto fra la larghezza e l’altezza della sala, già ulteriormente ridotta con l’inserimento del controsoffitto.

 I pannelli in legno, simmetrici, assumono al contempo la funzione di contenere gli schermi video, necessari per garantire la visuale ai partecipanti.  La continuità visiva fra questi elementi verticali è assicurata dalla boiserie in legno che corre lungo tutto il perimetro della sala, sormontata da una cornice lineare.

I due ambiti in cui è diviso lo spazio, per i Consiglieri e per il Pubblico, sono distinti a quota calpestio, dal susseguirsi di pedane in legno, digradanti a diverse quote verso il centro, in direzione dell’ingresso principale alla sala, attrezzate con sistemi a scomparsa per l’alimentazione elettrica e collegamento internet.

Sono stati recuperati tutti gli arredi antichi esistenti, risalenti alla prima metà del ‘900, che necessitavano di un attento lavoro di restauro e di ripristino di alcune parti mancanti. Di contro, le sedute per il pubblico, di nuova acquisizione rispondono ad uno stile più moderno, di gusto contemporaneo, in polipropilene.

Esther Tattoli Architetto

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